Rialzi di interesse USA: fine della corsa?

Negli USA i nuovi occupati sono in calo. I dati sui nuovi occupati sono inferiori rispetto a quelli ipotizzati. Il mercato del lavoro americano sta, quindi, rallentando forse per la prima volta dal 2020.

Disoccupazione, nuovi occupati e inflazione

Partiamo da una premessa: occupazione ed inflazione sono due indicatori economici chiave, spesso analizzati per comprendere lo stato di un’economia.

Un aumento dei nuovi occupati può comportare un reddito più elevato, che a sua volta può stimolare la domanda e l’acquisto effettivo di beni e servizi. In questa circostanza, può scaturire un aumento dei prezzi di beni e servizi e di conseguenza, dell’inflazione.

I dati che stanno lasciando il segno su luglio 2023

 

  • Partiamo dai dati di giugno: l’economia americana ha creato solamente 209.000 nuovi posti di lavoro, il dato più basso registrato dalla fine del 2020 e nettamente inferiore rispetto alle previsioni degli economisti, che avevano ipotizzato un aumento di 240.000 posti.
  • L’inflazione in America si è attestata al 3% a giugno 2023, rispetto al 4% del mese di maggio: senza alcun dubbio, il tasso annuo più basso da marzo 2021 e sono stati rivisti anche a ribasso i dati di Aprile e Maggio.

Ultimo rialzo dei tassi di interesse di questo 2023?

 

Quindi, nuovi occupati in calo ed inflazione in discesa fanno pensare che il rialzo dei tassi di Luglio, dato ormai per scontato, che porterà il tasso d’interesse al 5.5%, sarà l’ultimo.

News a impatto globale

In seguito alla divulgazione di questi dati, c’è stata una reazione immediata sui mercati. Si sono susseguite numerose vendite sul dollaro, acquisti sui treasuries di breve periodo, come il bond con due anni di scadenza (che ha subìto un crollo del rendimento dal 4,85% al 4,74%) e sull’equity.

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