In questi giorni è pervenuta da Intesa San Paolo una soluzione allo stallo attualmente in piedi nelle trattive tra i vari capi di stato dell’UE. Questa prevede la ricapitalizzazione della Banca Europea degli Investimenti attraverso il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), che permetterebbe di superare il problema della mutualizzazione dei debiti, discorso che ai paesi nordici non piace per nulla.
Il MES potrebbe indebitarsi per 100 miliardi che userebbe per ricapitalizzare la BEI, che grazie alla sua leva di oltre 6 finanzierebbe 600 miliardi di progetti europei, con 100 miliardi destinati all’Italia.
Quindi sarebbe la BEI a prestare il denaro ai singoli stati, senza dover creare un nuovo soggetto che porterebbe via diverso tempo, ma utilizzandone uno già esistente con l’intento di ottimizzare i tempi, che oggi come non mai sono importanti.
Così facendo non ci sarebbe una mutualizzazione del debito, in quanto si utilizzerebbero i soldi del MES (che rimarrebbe l’unico strumento mutualizzato), e questo può mettere d’accordo i paesi nordici, e allo stesso tempo non sarebbero previste le condizionalità del MES, e ciò sarebbe un punto a favore per i paesi del sud.
Si prevedono prestiti con scadenza di 50 anni e con un periodo di pre ammortamento molto elevato, all’incirca 10 anni; i soldi verrebbero utilizzati nella seguente maniera: il 20% dato alle banche affinché venga prestato a famiglie e imprese; l’80% direttamente agli Stati.
Questa possibile soluzione potrebbe mettere d’accordo le due parti, andando a mitigare i punti critici sui quali nessuno vuole cedere.
Contributo di Enrico Barbares