Quante volte abbiamo sentito nominare le obbligazioni subordinate sia in televisione che sui giornali. Recentemente le obbligazioni subordinate sono state strettamente legate alle vicende di Banca Marche o la più celebre Banca Etruria.
Nonostante le obbligazioni subordinate siano state sotto i riflettori per queste vicende, in pochi sono al corrente del loro significato.
I titoli di debito subordinati, o junior, sono titoli il cui rimborso, nel caso di liquidazione o fallimento dell’emittente, avviene successivamente a quello dei creditori ordinari, comprese le normali obbligazioni senior o ordinarie. In altre parole, le obbligazioni subordinate si collocano, per il diritto al rimborso, tra le obbligazioni senior/ordinarie e gli azionisti.
Le obbligazioni subordinate si distinguono, infatti, dalle altre obbligazioni non in base al tipo di tasso, ma per la tipologia di rischio. Si tratta di titoli con rischio più elevato rispetto a quello delle obbligazioni ordinarie e pertanto sono caratterizzate da un maggior rendimento.
Le tipologie delle obbligazioni subordinate
All’interno delle subordinate, esistono diverse tipologie di obbligazioni suddivise in base al rischio.
Le obbligazioni più rischiose sono le Obbligazioni subordinate Tier I, mentre le meno rischiose sono le Obbligazioni Subordinate Tier III.
- Le obbligazioni Tier I rappresentano la categoria più rischiosa, poiché in caso di liquidazione garantiscono ai possessori la precedenza al rimborso esclusivamente rispetto ai detentori di azioni ordinarie. Inoltre, nel caso in cui la banca non paghi dividendi agli azionisti la cedola può essere cancellata. Tra le Tier I ci sono le obbligazioni Perpetual, ovvero obbligazioni senza scadenza. Solitamente pagano cedole a tasso fisso per i primi anni e poi a tasso variabile. Prevedono la possibilità per l’emittente, a partire da una certa data, di richiamarle a 100.
- Le obbligazioni Upper Tier II sono rimborsate prima delle azioni e delle obbligazioni Tier I. Generalmente hanno una durata minima di 10 anni e contrariamente alle Tier I non prevedono la cancellazione delle cedole ma soltanto la sospensione fino al primo anno di utile.
- Le obbligazioni Lower Tier II, similarmente alle obbligazioni Upper Tier II hanno una scadenza tra i 5 e i 10 anni. Le cedole possono essere bloccate soltanto nell’eventualità di un grande caso di insolvenza. Inoltre, il rimborso anticipato può avvenire esclusivamente con un’autorizzazione della Banca d’Italia.
- Le obbligazioni Tier III sono le subordinate con scadenza più breve, dai 2 ai 4 anni. Inoltre, nel caso di perdite l’emittente non potrà usufruire delle somme dei titoli per mitigare le perdite stesse.
Fondamentale prima di acquistare un’obbligazione subordinata, informarsi sulla effettiva solidità della banca emittente.
In ogni caso, essendo uno strumento finanziario complesso, è consigliabile farsi seguire da un consulente finanziario indipendente durante la selezione di un’obbligazione subordinata così che l’obbligazione possa rispecchiare il proprio profilo di rischio-rendimento.
Contributor: Andrea Panzitta