Ieri sera, le borse americane chiudono in rialzo. Il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2,6% e l’S&P500 dell’1,9%. In luce anche settori più trascurati, tra cui il bancario. Tuttavia, questa mattina, i future anticipano un’apertura in lieve ribasso.
A tre giorni dal voto, incertezza ancora per il nuovo presidente degli Stati Uniti. Detto ciò, Joe Biden ha quasi messo insieme i 270 delegati necessari per la presidenza. Al momento, Donald Trump conta solo 214 super delegati e annuncia ricorsi per il riconteggio.
Inoltre, ieri sera, Powell ha comunicato una possibile rimodulazione accomodante del piano degli acquisti di bond, nel caso in cui la pandemia dovesse continuare.
In Asia, il rally delle borse perde forza. L’indice CSI 300 è in calo dello 0,2%, ma la settimana si chiude con un rialzo di circa con 3,4%. L’Hang Seng ed il Kospi sono sulla parità, mentre il Nikkei sale ancora del +1%. La borsa del Giappone, si avvicina sempre di più ai massimi degli ultimi trent’anni.
In mattinata, il future dell’indice EuroStoxx 50 è in calo dello 0,5%. Ad inizio seduta, Borse dell’Europa in lieve rialzo. Indice EuroStoxx 50 +0,1%, Ftse Mib (FTSEMIB) +0,3%.
Petrolio Brent in calo del 2,5% a 39,8 dollari il barile. Nonostante ciò, la settimana si potrebbe chiudere con un rialzo del 5%.