Ieri notte, l’indice MSCI World ha raggiunto i massimi, inseguito che il Dow Jones ha superato incredibilmente per la prima volta nella sua storia quota 30.000 punti. L’insediamento dell’ amministrazione Biden e l’aspettativa di un ritorno di Janet Yellen ha contribuito a dare forza al rally azionario di novembre. Detto ciò, questa mattina il future dell’S&P500 perde slancio e quota sulla parità.
In Asia, lo scenario è contrastato. Le borse della Cina, tra le peggiori nelle ultime tre settimane, sono penalizzate principalmente da quello che è successo sul mercato del credito. Alcune delle più grosse società, collegate allo Stato, hanno dichiarato di essere in difficoltà nel rimborsare una parte del debito.
Bse Sensex di Mumbai arretra di poco mentre la Borsa di Bangkok segna un +1%, con un rialzo del 19% da inizio mese.
Questa mattina, le Borse europee perdono slancio e aprono attorno alla parità. L’indice EuroStoxx 50 +0,1%, Dax di Francoforte +0,1% e Ftse Mib +0,1%.
Anche oggi, il petrolio Brent segna un altro giorno di rialzo, + 0,8% a 48,3 dollari il barile. Grazie al +3,9% di ieri rimane sui massimi da marzo.
Infine, l’oro rimbalza leggermente sui minimi degli ultimi quattro mesi e quota a 1.808 dollari.