Inseguito al calo di ieri sera, Nasdaq -2,92%, i future di Wall Street salgono. Quello del Nasdaq dello 0,6%, mentre più contenuto il rialzo del Dow Jones, +0,3%. Contrariamente al Nasdaq, ieri il Dow Jones ha guadagnato l’1%. Quest’ultimo è composto principalmente da società collegate all’andamento del ciclo economico, le quali stanno beneficiando maggiormente di una possibile ripresa economica.
Treasury Note
Il Treasury Note a dieci anni si allontana da quota 1,60% di rendimento, alla vigilia di alcuni appuntamenti fondamentali per le finanze degli Stati Uniti. Questa settimana inizia con un ciclo di aste di titoli di Stato, attraverso cui il Tesoro chiederà al mercato 120 miliardi di dollari (ripartiti tra 58 miliardi a 3 anni, 38 miliardi a 10 e 24 a 30 anni). Asta indispensabili per iniziare a finanziare il piano di stimoli da 1.900 miliardi di dollari approvato sabato.
Nelle ultime settimane, il comportamento del Nasdaq ricorda molto un bond a lunghissima scadenza: perde terreno quando i timori dell’inflazione spingono all’insù i rendimenti delle obbligazioni e rimbalza quando la Fed sul mantenimento di tassi bassi.
In Asia, il Nikkei di Tokyo è in rialzo dello 0,9%, l’Hang Seng di Hong Kong dello 0,2% e il BSE Sensex di Mumbai dello 0,7%. In ribasso, il Kospi di Seul -0,4% e l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen. Bloomberg riporta che se non fosse stato per una cordata vicino al governo che è intervenuta acquistato titoli per un totale di mezzo miliardo di dollari, la seduta sarebbe stata a dire poco preoccupante. Il CSI 300 è arrivato a perdere oltre il 3% in avvio di seduta.
Per quel che riguarda il continente europeo, le principali Borse sono indecise nell’avvio di seduta. L’indice EuroStoxx50 perde lo 0,1%, il Dax di Francoforte lo 0,3% e il FtseMib di Milano lo 0,1%.
BTP a 0,74% di rendimento, poco mosso e Bund a -0,30%.
Infine, il petrolio Brent è in lieve rialzo a 68,6 dollari il barile, +0,7% mentre l’oro tratta a 1.689 dollari l’oncia.