Gli errori da non fare a livello emotivo quando si parla di investimenti

Sentimenti ed emotività influiscono spesso in maniera importante sulle scelte finanziarie degli investitori, e questo non è un bene: il coinvolgimento può portare a prendere decisioni affrettate e a fare scelte sbagliate. Vediamo insieme quali sono gli errori da non fare a livello emotivo quando si parla di investimenti.

1.TROPPA FIDUCIA IN SE STESSI – OVERCONFIDENCE

La sicurezza in se stessi e nelle proprie convinzioni è una caratteristica certamente positiva per la vita di tutti i giorni e spesso è un tratto comune alle persone di successo. Tuttavia, nel mondo degli investimenti può rappresentare un boomerang. Ci sono due tipi di overconfidence: la prima è quella che colpisce le persone che hanno raggiunto l’apice nel successo nel loro settore e credono di riuscire a gestire gli investimenti con facilità e in autonomia, senza avvalersi del supporto di un consulente di fiducia.

La seconda tipologia di overconfidence è quella comune a chi, per caso e senza particolari conoscenze, è già riuscito a fare qualche investimento particolarmente redditizio. È il caso di chi, ad esempio, ha guadagnato molto con una criptovaluta o un’azione: ottenere successi clamorosi al primo investimento può portare a pensare di essere in grado di fare soldi facilmente e quindi a scommettere sulla prossima novità di mercato senza documentarsi adeguatamente, andando incontro al concreto rischio di fallire.

2. IL PREGIUDIZIO DEL SENNO DI POI

Nessuno può prevedere con certezza l’andamento dei mercati, per quanto a ogni crisi spuntino fuori esperti o sedicenti tali, pronti a giurare di aver saputo anticipare eventi come la pandemia, la guerra o la Brexit. Chi pensa di sapere in anticipo come si muoverà il mercato soffre probabilmente del cosiddetto “pregiudizio del senno di poi”. Questo pregiudizio si verifica tutte le volte che un evento, soprattutto improbabile, diventa realtà.

Gli investitori costruiscono spiegazioni su come questo evento fosse ovvio e su come avrebbero potuto trarne profitto o evitare perdite. Facciamo  un esempio pratico. Amazon o Apple hanno moltiplicato per cento il loro valore negli ultimi venti anni. Molto facile dire oggi che avremmo dovuto investire gran parte dei nostri soldi su Amazon ed Apple, e così avremmo moltiplicato il nostro capitale. Ma quindici anni fa come potevamo sapere che sarebbero diventate i colossi che sono oggi? Scommettere una grande parte dei risparmi su un solo titolo ti espone a un grossissimo rischio. Ecco perché la cosa fondamentale è diversificare.

3. SEGUIRE TROPPO LA PROPRIA INTUIZIONE

Affidarsi al proprio intuito, pur essendo un’idea estremamente affascinante, nella vita reale può essere una scelta rischiosa. Questo vale in particolare per gli investimenti: intanto perché chi non ha conoscenze solide in questa materia può andare incontro a grossi errori, e poi perché molto spesso le scelte di investimento migliori sono controintuitive: ad esempio comprare quando tutti vendono, vincendo la paura, non seguire le mode e le bolle, vendere quando il mercato va molto bene. E’ fondamentale mantenere il proprio piano di investimento e seguire una strategia.

4. FUGGIRE DALL’INCERTEZZA

Quando gli investitori non conoscono con esattezza la percentuale di successo o di insuccesso del proprio investimento tendono a tirarsi indietro: si parla di avversione al rischio, ma più correttamente bisognerebbe dire “avversione all’incertezza”. Negli investimenti il rischio – incertezza si misura con la volatilità, ovvero quanto un prodotto finanziario si può muovere al rialzo o al ribasso durante un certo periodo di tempo. Così, molti risparmiatori preferiscono prodotti il cui andamento oscilla di meno su base annua – come i Titoli di Stato a breve scadenza – e lasciano da parte investimenti più redditizi sul lungo periodo, come quelli azionari o le obbligazioni societarie o le obbligazioni a lunga scadenza.

5. Il MARKET TIMING

Un altro tra gli errori da non fare a livello emotivo quando si parla di investimenti è entrare e uscire dal mercato indovinando esattamente il punto di massimo rialzo o massimo ribasso, è molto difficile. Eppure molti investitori si convincono di poterlo fare. Errori come questo hanno un costo detto “behavior gap”, divario comportamentale, che secondo alcuni studi ammonta alla non trascurabile percentuale del 3% annuo.

6. PRENDERE DECISIONI AFFRETTATE

Le scelte di investimento vanno ponderate con attenzione, preferibilmente con il supporto di un professionista specializzato come il consulente finanziario. Non è il caso di prendere decisioni sugli investimenti nel momento sbagliato, ad esempio durante una vacanza in un posto nuovo, in una situazione di relax nella quale è più facile convincersi di poter sopportare più rischio della reale soglia di tolleranza.

7. RINCORRERE LE MODE

Un altro modo sbagliato per prendere decisioni di investimento è quello in cui si ritiene di essere rimasti indietro rispetto alle mode, perché  tutti comprano un certo prodotto finanziario e si teme di restare esclusi dal giro, perdendo l’occasione della vita.

8. EFFETTO GREGGE

Le persone replicano il comportamento degli altri per un bisogno emulativo. Più persone fanno una cosa più sei attratto dall’idea di farlo anche tu. Questo succede anche nei mercati finanziari ma è dannoso. Ad esempio quando tanti vendono presi dalla paura perché il mercato scende. Vendere in quel momento non è una scelta razionale.

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