Il portafoglio finanziario può essere considerato come una torta suddivisa in porzioni di dimensioni variabili. Ogni porzione rappresenta una varietà di prodotti finanziari e investimenti al fine di soddisfare i propri obbiettivi economici.
Un portafoglio è quindi efficiente quando è costruito sulle necessità finanziarie del singolo investitore.
Fanno parte del portafoglio finanziario le azioni, obbligazioni, materie prime, valute e disponibilità liquide, nonché le loro controparti di fondi; compresi fondi comuni di investimento, fondi negoziati in borsa e fondi chiusi.
Un portafoglio finanziario può anche essere costituito da titoli non negoziabili pubblicamente, come immobili, arte e investimenti privati.
Per costituire un portafoglio finanziario si possono utilizzare diverse tipologie di prodotti, tuttavia le obbligazioni e le azioni sono generalmente considerate i principali elementi costitutivi del portafoglio.
Un portafoglio può essere caratterizzato da una gestione attiva o da una gestione passiva.
I portafogli sono detenuti direttamente dagli investitori seguiti da consulenti indipendenti o da private banker o gestiti direttamente dalle banche.
Tra queste modalità la più appropriata è quella che prevede la figura del consulente finanziario indipendente. Oltre a potere costruire un portafoglio finanziario come un abito di sartoria, e quindi cucirlo su misura in base alle necessità finanziarie del singolo investitore, è completamente estraneo a qualsiasi conflitto di interessi essendo retribuito con una parcella fissa, come nel caso di ogni altro libero professionista.
Cosa deve rispecchiare il portafoglio finanziario?
Gli investitori devono costruire un portafoglio finanziario in conformità ai loro obbiettivi di investimento, alla loro tolleranza al rischio e alla loro ottica temporale.
Ad esempio, un investitore prudente che ha come obiettivo quello di coprire l’inflazione, potrebbe costruire un portafoglio con un’ampia base di obbligazioni e solo una piccola parte di azioni.
Al contrario, un investitore tollerante al rischio che vuole far crescere significativamente il suo capitale potrebbe detenere una posizione azionaria aggressiva, a crescita elevata, assumere un’esposizione obbligazionaria ad alto rendimento e cercare opportunità d’investimento immobiliari.
In ogni caso, un investitore dovrebbe ridurre al minimo l’esposizione a titoli o classi di attività la cui volatilità li rende scomodi. Per ridurre il rischio gli investitori devono diversificare su più prodotti finanziari. Questi ultimi hanno ciascuno una propria volatilità e sono più o meno correlati tra loro. Il fatto di detenere diversi attivi tende pertanto, in generale, a ridurre la volatilità complessiva del portafoglio finanziario.
Gli investitori devono considerare anche l’ottica temporale del proprio investimento, ossia il tempo durante il quale l’investitore rinuncia nell’immediato a utilizzare il proprio capitale, per investirlo e ottenere un rendimento nel futuro.
Sia la tolleranza al rischio che l’orizzonte temporale sono elementi essenziali nella scelta degli investimenti per la composizione di un portafoglio finanziario.
Contributor: Andrea Panzitta