Un fondo di investimento può essere gestito da 3 tipi di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR): le Società di Gestione del Risparmio (SGR), le Società di Investimento a Capitale Variabile (SICAV) e le Società di investimento a Capitale Fisso (SICAF).
Come scegliere un fondo di investimento
Scegliere il giusto fondo di investimento è un’operazione molto importante e non è affatto semplice.
Innanzitutto bisogna scegliere il segmento su cui investe il fondo: monetario, obbligazionario, azionario, ecc. in funzione delle proprie esigenze, dell’ottica temporale dell’investimento e del grado di rischio che si è disposti a correre.
Una volta individuata la categoria l’obiettivo è selezionare i migliori fondi di quella categoria.
I fattori oggettivi da considerare sono: i rendimenti passati, i costi, gli anni di vita e il rischio, misurabile attraverso la deviazione standard ovvero la volatilità del fondo. Gli indicatori più utilizzati al riguardo sono l’indice di Sharpe, l’indice di Sortino e il max Drawdown.
Bisogna valutare poi i fattori qualitativi: il team di gestione, la società di gestione, il rendimento atteso nel futuro, la possibilità di replicare i risultati ottenuti nel passato e il processo di investimento.
Due strumenti molto utili per gli investitori per effettuare una buona scelta sono i rating di Morningstar: quello quantitativo che va da 1 stella a 5 stelle e quello qualitativo (Morningstar Analyst Rating) che va bronze a gold.
Gli ETF
I fondi comuni, nella stragrande maggioranza delle volte sono prodotti inefficienti per investire.
Purtroppo hanno costi molto elevati: il TER (Totale Expense Ratio), ovvero il costo totale di un fondo è mediamente del 2,2% all’anno. Si va da fondi che costano 1,5% a fondi che costano il 3%.
A questo spesso bisogna aggiungere le commissioni di ingresso e di uscita, che possono essere molto elevate, fino al 4%.
Dunque per ottenere gli stessi vantaggi di un investimento in un fondo comune, cioè la possibilità di investire su tanti titoli comprando un solo prodotto, risulta molto più conveniente investire in ETF, fondi che replicano un indice finanziario e che costano molto meno. Il costo medio è 0,5% all’anno.
Il costo maggiore dei fondi comuni sarebbe giustificata da una performance maggiore rispetto a quella degli ETF ma svariati studi del Sole24ore, Mediobanca e istituti di ricerca internazionale dimostrano come l’85% dei fondi comuni ottenga risultati peggiori degli ETF.