La stagione degli utili aziendali del primo trimestre si sta concludendo, offrendo interessanti spunti macroeconomici. Gli utili per azione hanno superato dell’8% circa le aspettative degli analisti sia negli USA, sia in Europa. Questo risultato non è sorprendente, poiché le aziende tendono a modulare le aspettative degli analisti su livelli leggermente inferiori alla realtà per poi sorprendere positivamente e impostare aspettative elevate per i trimestri successivi. Questo comportamento è evidenziato dall’andamento dei titoli il giorno successivo alla pubblicazione degli utili, che è stato mediamente nullo per i titoli dell’Euro Stoxx 50, l’indice azionario di titoli dell’eurozona e leggermente negativo per l’S&P 500, indice azionario statunitense, segnalando una certa insensibilità degli investitori a queste tattiche.
L’economia USA un passo avanti a quella dell’Eurozona
L‘economia statunitense mostra una crescita robusta, stimata attualmente al 5,5% annuo. Questo si traduce in un aumento degli utili dell’8%, mentre l’Eurozona presenta una situazione più contrastata, con una crescita nominale del 3% che ha inciso negativamente sui risultati delle aziende dell’Euro Stoxx, che hanno registrato un calo del 7,5% nell’ultimo anno. La diversa composizione degli indici dei due Paesi spiega in parte questa divergenza.
I “Magnifici Sette” diventano Sei
Negli Stati Uniti, il settore dell’Intelligenza Artificiale, dominato dai “Magnifici Sette”, che in realtà potremmo considerare i “Magnifici Sei” visto l’andamento negativo di Tesla, ha costituito una forza trainante. Tuttavia, escludendo queste sei società, la crescita degli utili nell’indice statunitense è pari a zero. I “Magnifici Sei”, hanno visto una crescita stratosferica degli utili, superiore al 50%, con Nvidia, in particolare, che ha quintuplicato i suoi utili in un anno, contribuendo da sola a circa metà dell’aumento degli EPS dell’S&P 500.
In Europa ripresa degli utili ampiamente diffusa
Questa stagione degli utili offre preziose indicazioni per i trimestri futuri. I dati macroeconomici solidi negli Stati Uniti e il rimbalzo della crescita in Europa, dopo cinque trimestri consecutivi di debolezza, suggeriscono una revisione al rialzo delle previsioni sugli utili per il 2024 su entrambe le sponde dell’Atlantico. Tuttavia, emergono due tendenze distinte. In Europa, da aprile, gli analisti hanno aumentato le stime per il 2024, con un rapporto tra revisioni al rialzo e al ribasso ora superiore a 1, indicando una ripresa ampiamente diffusa.
Negli Stati Uniti, al contrario, le revisioni al rialzo sono concentrate sulle sette aziende con maggiore capitalizzazione di mercato. Escludendo queste sette società dall’S&P 500, gli utili delle altre 493 società sono stati rivisti al ribasso per il 2024. Questo fenomeno non costituisce ancora una tendenza definitiva, ma offre un punto di vista interessante per il futuro prossimo.
Considerazioni finali
Le revisioni al rialzo degli utili per il 2024 indicano una maggiore fiducia nella ripresa economica europea rispetto a quella statunitense. Il problema adesso per l’Europa è di carattere politico con le turbolenze elettorali in Francia che hanno causato una discesa del 6,2% della Borsa nell’ultima settimana e che ha già contagiato le altre Borse europee.
Gli investitori azionari dovranno tenere in considerazione nelle loro strategie di investimento future, questi 3 aspetti: il potenziale di crescita del settore tecnologico statunitense, la ripresa più diffusa e forse più sostenibile dell’Europa e le turbolenze politiche che stanno impattando in questo momento in Europa.
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